Futuro senza confini futuro-senza-confini

Avvio: MARZO 2014

Futuro senza confini

  • Nome organizzazione:
    Fondazione TERA

  • Ambito d'intervento:
    Ricerca scientifica

  • Realtà partner:
    CERN di Ginevra, Svizzera Fondazione Stella Maris di Pisa

  • Beneficiari:
    Malati di tumore che necessitano di adroterapia, soprattutto bambini

  • Obiettivo del progetto:
    Realizzazione del prototipo di una macchina di nuova generazione per la diagnostica e la terapia dei tumori

  • Cifra erogata:
    300.000 euro

Nel 2014, l’impegno di Fondazione Just Italia si concentra nell’impresa di rendere possibile l’augurio più grande che si può fare a un bambino colpito da una grave malattia: quello di un futuro privo di limiti per i propri sogni. Così nasce “Futuro senza confini”, il progetto che è un vero e proprio “augurio di guarigione” condotto con gli strumenti della scienza più avanzata al fianco di Fondazione TERA.

A Novara dal 1992, Fondazione TERA (Fondazione Per Adroterapia Oncologica) è un’eccellenza italiana e internazionale nella lotta contro il cancro: ad essa si devono la progettazione e l’approvazione da parte del Ministero della Salute del primo Centro di Adroterapia italiano (CNAO), uno dei due soli Centri esistenti al mondo fuori del Giappone che possono curare i tumori che resistono ai raggi X.

Grazie al lavoro di un team di scienziati tra i più brillanti al mondo e alla frequente collaborazione con enti di primo livello, una nuova frontiera nella cura del cancro è sempre più vicina: in particolare, il lavoro di TERA si concentra nella ricerca scientifica e tecnologica più avanzata, focalizzata sulla progettazione di acceleratori per la cura dei tumori con particelle pesanti (chiamati adroni, da cui deriva il termine “adroterapia”). Questa tecnica consente di colpire i tumori profondi con sottili fasci di protoni, seguendo il perimetro con precisione millimetrica e preservando i tessuti sani circostanti: una notevole evoluzione rispetto alla radioterapia, perché consente di colpire il tumore con estrema esattezza. Inoltre, la terapia è meno invasiva perché tutela gli organi sani dal rischio di danni collaterali e previene, quindi, anche il rischio di handicap futuri, in particolare nei bambini.

Con Fondazione TERA abbiamo condiviso una sfida che supera i confini italiani e le attuali frontiere dell’oncologia: la realizzazione del prototipo di una macchina di nuova generazione per la diagnostica e la Terapia presso il CERN di Ginevra.

Foto di Camillo Balossini

 

Questo progetto ha segnato un record nella storia di Fondazione Just Italia: il coinvolgimento dei Consulenti* Just e dei loro tantissimi Clienti ci ha portato a raggiungere una soglia di disponibilità finanziaria superiore a ogni cifra precedente. L’impegno di tutto il mondo Just ha permesso infatti la raccolta di 300.000 euro, utilizzati per la costituzione e il mantenimento del gruppo di ricerca e sviluppo formato dai giovani ricercatori al lavoro nello sviluppo di prototipi sotto la guida del Prof. Ugo Amaldi e di altri importanti scienziati impegnati presso il CERN di Ginevra.

 

*Incaricati alla vendita a domicilio come da art. 19 D.Lgs. 114/1998 e s.i.m. e L.173/2005

 

<p>Ugo Amaldi</p>
<p>Presidente di Fondazione TERA</p>

«Possiamo affermare di aver ideato e progettato la strumentazione di un centro nel quale si applicano le più avanzate tecniche sia di diagnostica sia di cura dei tumori, migliorando così l'iter clinico dei pazienti e, in particolare, dei pazienti pediatrici.»

Ugo Amaldi

Presidente di Fondazione TERA

Il futuro è garantito

A gennaio 2016, il progetto di massima risulta terminato e sono state fatte tutte le scelte operative della fase di progettazione dettagliata di un centro per la ricerca, la diagnostica dei tumori e la loro cura con fasci di protoni. Il centro si chiama PERLA, “Protontherapy and Exotic Radioisotopes from Linked Accelerators”.  Oggi sono in corso le trattative con gli enti preposti per l’apertura di un primo Centro PERLA nel centro Italia in cui sarà possibile il trattamento di più di 500 pazienti all’anno grazie ad un assetto delle sale di terapia completamente innovativo.

Con le risorse messe a disposizione da Fondazione Just Italia, è stata realizzata la prima fase del progetto PERLA, che prevedeva:  lo studio per l'utilizzo di nuova tecnologia per la ricerca e la produzione di alcuni radiofarmaci non convenzionali, il progetto di massima della tecnologia per la protonterapia e scelta di alcune parti innovative ideate da TERA e lo studio volumetrico di massima del bunker per la tecnologia e le macchine acceleratrici. Inoltre, l’attività scientifica e tecnica di Fondazione Tera ha dato, in Italia e all’estero, un forte impulso al settore della radioterapia più avanzata e, in particolare, allo studio e realizzazione di nuove soluzioni che migliorano la qualità di vita del paziente.

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